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Sentirsi soli: come accettare la solitudine per ritrovare sé stessi

Esistono dei momenti in cui ci si sente soli, nella vita di tutti arriva quel momento critico che segna così profondamente l’Io. Durante questi momenti tutto sembra cadere in pezzi, la capacità di reagire e sopportare le ingiustizie del caso viene messa a dura prova e sentimenti di impotenza e disperazione cercano di prendere il sopravvento della personalità.

Eppure, non tutto è perduto e arrendersi non è mai una delle opzioni che vanno valutate, proprio per questo oggi andremo ad affrontare questo discorso per capire se nella solitudine esistono opportunità di cambiamento e miglioramento da sfruttare a proprio vantaggio.

La solitudine: una sensazione drastica

La solitudine è un meccanismo ben consolidato nella mente umana, è un meccanismo di sopravvivenza generato dalla psiche umana e dalla volontà della specie di avere successo nei vari campi. Proprio per questi motivi i comportamenti sociali sono molto sentiti e sentirsi esclusi da essi può far stare male, generare una sensazione drastica di abbandono e dolore.

Alle volte però esistono momenti in cui sentirsi soli può essere utile e bisogna imparare a sfruttarli per permettere che le azioni consapevoli di riconnessione con il tessuto sociale si verifichino in modo adatto e spontaneo e non forzato e maldestro.

Quando la solitudine è un’emozione negativa

Il senso di solitudine è un’emozione che colpisce sempre più persone e dove la popolazione con una fascia di età tra i 18 e i 34 anni ne è più colpita. Nei casi in cui si senta la mancanza di una socialità necessaria e si viva l’isolamento come un qualcosa di imposto e negativo gli effetti sulla salute sono davvero disastrosi.

La solitudine rappresenta un grave problema per la salute umana, tanto da essere considerata uno dei segnali più importanti per prevedere diversi disturbi:

  • Malattie cardiovascolari;
  • Invecchiamento precoce;
  • Mortalità;
  • Depressione;
  • Disturbi della personalità;
  • Perdita di capacità cognitiva.

Inoltre, la solitudine aumenta il rischio di suicidio.

Come rendere la solitudine un’emozione positiva

Quello che bisogna capire è che spesso ciò che spaventa nel trovarsi da soli è la mancanza di riconoscimento da parte degli altri. Non è infrequente considerarsi attraverso il giudizio degli altri, basando il proprio valore sull’accettazione sociale, ma nel farlo si perde così di vista il proprio modo personale di vedersi e di considerarsi. Ecco che la solitudine può essere un momento perfetto per riappropriarsi del proprio Io interiore, privo di filtri: la solitudine, in questo modo, ha un ruolo significativo, offrendo l’opportunità di avvicinarsi al proprio io in modo più profondo.

Accettare la solitudine come un fatto consente di entrare in sintonia con la propria parte più autentica e di ristabilire un dialogo sincero e profondo. La solitudine può diventare così un momento di crescita personale, permettendo di scoprire risorse inimmaginabili e di adottare modalità nuove e stimolanti per affrontare la vita di tutti i giorni.

Superare la solitudine offre la possibilità di creare relazioni solide e durature e di vivere esperienze che vanno oltre la solita norma, offrendo un’alternativa all’isolamento davvero sensazionale e una crescita personale davvero entusiasmante. Vista in questo modo la solitudine può rivelarsi un’opportunità preziosa per lo sviluppo individuale.